martedì 31 marzo 2009

Erskine Caldwell: non solo la via del tabacco


Caldwell è uno dei miei miti letterari. Anni fa iniziai a leggerlo con "La via del tabacco". Mi piacque così tanto che decisi di cercare gli altri romanzi e continuai con "Il piccolo campo" (quando fu tradotto in italiano si decise di farlo scomodando un'altra grande firma, Vittorini) "Questa nostra terra" e "Fermento di luglio". Poi dovetti fermarmi. Per quello che si trovava nelle librerie c'era da credere che fosse un autore poco prolifico, solo 4 libri, invece bastava leggere la quarta di copertina per rimanere sbalorditi: ha scritto circa 25 romanzi più una nutrita serie di racconti e reportage, tutto rigorosamente fuori catalogo se non addirittura inedito. Allora ho iniziato a cercarli sulle bancarelle e a collezionare quello che ormai era introvabile per poter leggere questo autore a tutto tondo.
Oggi dei suoi romanzi se ne trovano in commercio solo 3, persino il famosissimo "La via del tabacco" è ormai fuori catalogo.

Va ricordato che per i suoi libri Caldwell fu arrestato e le sue opere sequestrate perché raccontava un'America povera e ignorante con una scrittura scarna e allo stesso tempo ironica se non addirittura grottesca, dove stavolta ad essere disperati non erano i neri, bensì i bianchi, la parte privilegiata del paese, costretti ad abitare non nel giardino dell'Eden, ma in una terra inospitale arsa da un sole impietoso. Negli anni '40
fu chiamato con l'appellativo di "lo scrittore più venduto del mondo" e questo vuoto sugli scaffali sembra ancora più incredibile per uno scrittore che avrebbe un suo posto nel mercato editoriale.

1 commento:

  1. anch'io adoro Caldwell... mi avvicinai a questo genere di lettura una quindicina d'anni fa e mai ho smesso di apprezzarne la sconcertante raffigurazione della realtà americana nella prima metà del '900. Dopo "La via del tabacco", mi sono lasciata sconvolgere da "Il bastardo" e altri di cui ora non ricordo il titolo... "Fermento di luglio" è l'ultima mia lettura di Caldwell, ma con piacere tornerei volentieri a rileggere ciò che col tempo si è in parte dimenticato.

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