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mercoledì 22 aprile 2009
Eric Ambler: Topkapi introvabile
Tutti conoscono John LeCarré ma molti hanno dimenticato Eric Ambler. Senza il secondo probabilmente non sarebbe esistito il primo e se diverse persone inarcheranno un sopracciglio in senso di disagio letterario per aver parlato di letteratura di svago, bè, secondo me sbagliano. Perché esiste buona narrativa leggera, di quella da leggere sotto l'ombrellone senza però cadere nel triviale e nell'ovvio.
Ambler nacque nel 1909 a Londra; si laureò in ingegneria ma preferì fare il pubblicitario fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale dove fece parte di una troupe cinematografica militare, da qui il suo interesse per cinema crebbe fino a tentare uno sfortunato periodo hollywoodiano. Dopo essere ritornato in Europa continuò a scrivere romanzi e sceneggiature divenendo famosissimo.
Oggi sembra dimenticato. Ingiustamente, perché se si guarda i romanzi spy dei nuovi autori troviamo sempre gli stessi osannati e vendutissimi autori contemporanei, mentre lui, che fu addirittura pubblicato nel numero 7 della prima serie degli Oscar Mondadori, fra Hemingway e Verga sembra passare inosservato. Fu Ambler insieme a Ian Fleming (lo scrittore che inventò 007) a portare a vette altissime lo spy britannico, fatta di agenti segreti, intrighi internazionali e cattivi indimenticabili lasciando un'eredità che John LeCarré portò avanti con stile.
Adelphi sembra aver capito la sua importanza e piano piano sta ristampando tutti i suoi romanzi. Topkapi ancora no, nonostante neglianni '60 abbia venduto davvero tanto da farne trarre un film omonimo con Peter Ustinov
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La copertina è a dir poco incantevole!
RispondiEliminaEh lo so, quando gli Oscar erano insostituibili, diciamo dal 1966 al 1980, poi non son più stati gli stessi
RispondiEliminaGrazie che sei passata da me, per ora ho sospeso il blog per motivi di tempo (studio... anzi troppo studio anche se tanti dicono che non è mai troppo). Bello conoscerti e vedere il tuo blog... mi sa che ci torno. ciao ciao Irene
RispondiEliminaTopkapi ce l'ho in una vecchissima edizione ingiallita dal tempo, ereditato da mio padre con molti altri libri della sua gioventù... bel libro, ricordo che mi piacque molto!
RispondiEliminaCiao! Grazie della visita! Sono gli ultimi acquisti francesi...Ottima recensione come sempre!
RispondiEliminaCredo di avere questo libro...voglio cercarlo!
Buona serata!
Vale
Oi. Parabéns por seu excelente blog. Gostaria de lhe convidar para visitar meu blog e conhecer alguma coisa sobre o Brasil. Abração
RispondiEliminaCiao! Che fine hai fatto??? E' un po' che non ti sento e che non posti!
RispondiEliminaA presto!
Vale